Neuroscienze moderne

Le neuroscienze moderne indagano il funzionamento della mente umana grazie al contributo di medicina, biologia, fisica, chimica, matematica, informatica, filosofia e psicologia, nonché attraverso l’utilizzo delle più moderne tecniche di indagine scientifica. L’ambito di studio delle neuroscienze riguarda l’anatomia e la funzionalità del sistema nervoso, il suo sviluppo, il processo di maturazione e di mantenimento, con un focus particolare sulle implicazioni comportamentali e cognitive. Le neuroscienze moderne indagano il funzionamento cerebrale in condizioni di normalità e in presenza di disturbi neurologici, psichiatrici e dello sviluppo, al fine di prevenirli e curarli.

Storia

Il termine neuroscienze deriva dall’inglese “neurosciences”, neologismo coniato dal biologo americano Francis O. Schmitt, che per primo ha sottolineato l’importanza di un approccio interdisciplinare per la comprensione dei complessi meccanismi della mente umana. Le branche delle neuroscienze, per questo, studiano il sistema cerebrale sia dal punto di vista biologico che cognitivo. Le neuroscienze molecolari e cellulari si occupano dello sviluppo neuronale, dei cambiamenti genetici e di come essi influenzino le funzioni biologiche e comportamentali, mentre le neuroscienze cognitive si avvalgono delle migliori tecniche di neuroimaging per l’osservazione dei processi mentali cognitivi.

Neuroscienze moderne

Approcci

Accanto alla biologia, l’approccio della psicobiologia ne studia le implicazioni nei processi psicologici, mentre la neuropsicologia studia le relazioni tra comportamenti, funzioni cognitivi e deficit cerebrali. Oltre all’osservazione biologica e cognitiva, le neuroscienze moderne si avvalgono anche di modelli matematici per comprendere i appieno meccanismi legati allo sviluppo, alla struttura, alla fisiologia e alle funzioni cognitive del sistema nervoso (neuroscienze computazionali). Anche l’informatica gioca un ruolo fondamentale, permettendo di organizzare i dati e di applicare modelli di calcolo e strumenti di analisi alle neuroscienze.

Le neuroscienze moderne hanno potuto sfruttare appieno l’evoluzione tecnologica del XX secolo. Grazie allo sviluppo delle tecniche di neuroimaging, infatti, è possibile registrare l’attività neurale e di creare una mappa delle regioni del cervello che vengono coinvolte durante lo svolgimento delle attività cognitive. Tra gli strumenti più utilizzati, ricordiamo la risonanza magnetica funzionale, che permette di individuare le aree che si attivano nell’esercizio delle diverse funzioni, la PET , ancora più accurata, e la TMS (stimolazione magnetica transcranica) che consente di studiare il funzionamento delle connessioni neuronali all’interno del cervello.